mercoledì 27 marzo 2024

CAMPE - Giro delle Abbazie a Montelupone 14.04.2024

Immagine di Federica Fraticelli, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

 

Cari soci, cari amici,

è con piacere che vi illustriamo il programma della nostra manifestazione del 14 aprile, denominata "GIRO DELLE ABBAZIE", in collaborazione con la Concessionaria Nissan del socio Cimini Angelo.

Quest'anno visiteremo l'abbazia di San Firmano a Montelupone (MC), situata nei pressi del fiume Potenza, un'abbazia bizantino-romanica interamente edificata in laterizio la cui fondazione risalirebbe al 986. 

        La manifestazione avrà il seguente svolgimento:

Ore 9,00: Ritrovo presso la Concessionaria Nissan Cimini a Montecosaro, seguirà aperitivo offerto dall’amico e socio Angelo Cimini; 

Ore 10,15: Partenza per Montelupone, sosta ed esposione delle auto sulla Piazza principale, concessa per l'occasione dall'Amministrazione Comunale. Sulla bella Piazza si affaccia il palazzetto del podestà (o dei Priori), con la torre civica con merlatura ghibellina.

Visita all’Abbazia di Montelupone e al Museo di Arte e Mestieri. 

Ore 12,30: Partenza per il Pranzo che si terrà presso il Ristorante Agriturismo “Il Transumante” a Potenza Picena (in Contrada Marolino 3).

Le prenotazioni dovranno pervenire alla nostra Segreteria.

Per ulteriori informazioni, potete contattarci al nostro numero di mobile o su WhatsApp. Vi aspettiamo!

IL CAMPE

sabato 16 marzo 2024

E' UFFICIALE: L'AUTO ELETTRICA E' MORTA (E QUELLA SENZA PILOTA, PURE)

 

È sempre una questione di mercato, piaccia o non piaccia. È il mercato, alla fine, che ha affondato il business assurdo, opaco, ideologico dell’auto elettrica. Mercato per dire conti, rapporto costo benefici, praticità, in soldoni una tecnologia ha successo se fa il bene di chi la usa; se non fa che affliggerlo e complicargli la vita, tu puoi trapanargli la testa con la pubblicità ideologica, coi ricatti della UE, ma la gente quella tecnologia non la comprerà mai. Perché non le conviene o, ancora peggio, perché non se la può permettere. Due conti alla mano (pescati da uno studio che circola sui social e su diverse testate): “La 500 Abarth a benzina costa 30.000 euro ha ben 179 CV, scatta da 0 a 100 in 6,8 secondi raggiunge i 225 km/h, pesa solo 1000 kg. con un'autonomia di oltre 500 km veri ed è divertente come un gokart! La 500 Abarth elettrica costa ben 43.000 euro ha solo 155 cv. scatta da 0 a 100 km/h in 7,0 secondi, ha una velocità di soli 155 km/h pesa ben 1300 kg. con una autonomia di 250 km finti e con una maneggevolezza di una incudine! Come previsto è stato un disastro! A gennaio 2024 pare che, in tutta Italia, ne abbiamo vendute meno di 10 e a febbraio solo 14! Se fossero in buona fede, significherebbe che c’è chi è davvero convinto che l'elettricità sia creata dal muro dove si attacca la spina. Se i Devoti a Greta sono in buona fede, forse è anche peggio…”.

Ed è anche peggio. Nel Regno Unito hanno provato a “lanciare” l’autoambulanza full electric: una disfatta: a furor di popolo, letteralmente, hanno dovuto ritirare i (pochi) modelli sperimentali: ogni veicolo costa 160mila euro, ha un’autonomia sui 70 chilometri e gli servono 4 ore per caricarsi. I soccorrendi che fanno, programmano infortuni e accidenti per tempo? Il solito discorso della tecnologia che sfonda se serve e affonda se distrugge. Ma se una tecnologia come la elettrica ha sul groppone più d’un secolo di vita e 3 decenni di propaganda forsennata, e lo stesso non è arrivata a niente, come può sperare di cavarsela? A Vimodrone, alle porte di Milano, in due si sono affrontati in un duello rusticano non dietro il Convento delle Carmelitane Scalze ma ad una colonnina di ricarica: non erano folli, avevano ogni ragione, chi tardi arriva male alloggia e gli ci vuole una mezza giornata di attesa. Può il progresso reggersi su simili scadenze?

La Germania, con le sue svolte, che poi sono smanie, green, elettriche, bando al Nucleare, al carbone, alle benzine, si ritrova in braghe di tela, deve mendicare energia atomica dalla Francia, conta sempre meno in UE, già suo feudo istituzionale, la sua economia è disastrosa. Noialtri scontiamo da mezzo secolo un paranoico rifiuto del nucleare che ci ha impedito di vivere da primissimi in Europa, fra i primi nel mondo. Ecco il portato di scelte demenziali, improntate a fanatismo. Mentre la stessa frontiera dell’auto senza pilota, concepita da Apple, fa, ammaina la bandiera. “Pare impossibile,” scrive StartMag “eppure dell’auto di cui si parla dal 2015 non esisteva nemmeno un bozzetto. Considerate le difficoltà riscontrate nel settore della guida autonoma, le ultime notizie volevano che Apple avesse preso la decisione di mitigare gli annunci iniziali, secondo i quali l’Apple Car non avrebbe voluto i comandi. Sono passate solo poche settimane da quell’ultimo, timido, bagliore di sopravvivenza di Project Titan e ora, secondo Bloomberg, l’azienda ha deciso di fare una “inversione a U”: Cupertino scioglierà il team che lavora sta lavorando alle Apple Car, chiamato Special Projects Group”. Cosa significa? Semplicemente che le innovazioni vanno prese cum grano salis. L’automobile è nata per agevolare l’uomo divertendolo: non per sostituirlo. L’uomo vuole guidare, vuole lui portare il mezzo, non farsene portare. Tutti questi scienziati pazzi non capiscono l’acqua calda, perché non sono umani. Ma ci pensa il mercato a farli rinsavire, sia pure obtorto collo; perché il mercato è degli uomini (non il contrario).

sabato 17 febbraio 2024

PRIME DATE CALENDARIO MANIFESTAZIONI 2024

 

Cari Soci, cari amici,

è tempo di riprendere le nostre iniziative e vi proponiamo un piccolo elenco delle manifestazioni più prossime, da aggiornare con ulteriori appuntamenti.

Le manifestazioni sono organizzate dal nostro club e, dove segnato specificamente, a cura di singoli soci o in collaborazione con altri sodalizi. 

Tanti altri eventi sono in preparazione per soddisfare qualsiasi palato motoristico, quindi restate sintonizzati!

A tutti i partecipanti, l'augurio di passare buone giornate in compagnia, sempre nel segno della nostra passione comune.


PRIME DATE CALENDARIO 2024

14 aprile Raduno di auto d'epoca "GIRO DELLE ABBAZIE" a Montecosaro e  Montelupone, con ritrovo a Montecosaro presso la Concessionaria Nissan Cimini;

14 aprile Raduno Maggiolino Volkswagen Classic, in collaborazione con il “Maggiolino Adriatic Club”, con esposizione nella mattinata a Fermo in Piazzale Girfalco, segue esposizione a Porto San Giorgio sul  Viale Don Minzoni a partire dalle ore 12.30;

1° maggio Raduno/esposizione auto e moto d'epoca a Porto San Giorgio;

12 maggio Raduno di auto e moto d'epoca e Grottazolina (con visita al Museo dell'Artigianato) 

18-19 maggio Tour in sidecar. 2° Raduno Interclub (principali tappe Pesaro, Urbino e Gradara) quest'anno organizzato e coordinato dal Registro Storico Benelli, con la partecipazione dei club: C.A.M.P.E., Club Moto d'Epoca Senigallia, Autoclub Luigi Fagioli Osimo e AMS Picenum CASPIM;

9 giugno Raduno Dei Colli Maceratesi a Morrovalle (c/o il socio Sergio Giannini);

20-21 luglio Moda e Motori d'altri tempi a Porto San Giorgio;

29 settembre Raduno di moto d'epoca a Campiglione di Fermo;

27 ottobre Raduno di auto d'epoca a Montefalcone Appennino;

1° dicembre Pranzo Sociale.

Altre date in arrivo.

domenica 4 febbraio 2024

NOI DEL CAMPE PER NON FARCI CANCELLARE (E ANCHE UN PO' PER VOI)

 

La protesta dei trattori che si espande per tutto il continente non è solo una faccenda di benzine, di sussidi e se il governo, quale che sia, pensa di cavarsela con qualche erogazione di sussidi, tanti o pochi che siano, si sbaglia di grosso. Dentro i trattori ci stanno gli agricoltori e gli agricoltori sono uomini, gente che ce l’ha con l’Unione Europea per la semplicissima ragione che se ne sente minacciata. Con ogni ragione perché le misure di Bruxelles sono evidentemente punitive, al limite della provocazione. Si punta a cancellare l’agricoltura per sostituirla con surrogati di laboratorio, a eliminare l’allevamento in virtù delle carni finte, sintetiche prodotte da Bill Gates, lo stesso che dopo l’informatica ha investito in vaccini e poi in finanziamenti dei grandi organismi sovranazionali e transnazionali come l’OMS, di cui è il primo sovvenzionatore e dal quale si attende, in cambio, misure planetarie adatte ad imporre nuovi vaccini e le sue carni finte. Nella pressoché totale inerzia dei singoli governi e dei partiti che vorrebbero, a parole, contrastare l’azione perversa dell’Europa. La protesta degli agricoltori ha a che fare con la loro stessa sopravvivenza e segue quella dei balneari, dei possessori di una normalissima caldaia da riscaldamento, dei proprietari di un’automobile come Dio comanda. Qui si viene al punto: dai trattori alle auto, uccidere quelli per sterminare queste. Ma l’auto elettrica, come non era difficile prevedere, era un business fasullo come il resto dell’Agenda 2030 e si è già sgonfiato: anche sotto il ricatto europeo delle leggi punitive, dei 30 all’ora nelle città, della propaganda martellante, degli aiuti di Stato promessi ma già esauriti, il pubblico ha continuato a diffidare dei veicoli a elettricità, queste auto non-auto, e li ha mollati. Il pubblico, che poi è fatto di quelli che la mattina si alzano per andare verso il mestiere della fatica quotidiana, non ha il polso, l’esperienza di Akio Toyoda, gran capo della nipponica Toyota di cui si registra l’attuale scetticismo, in realtà partito già da due anni: l’elettrico è finto, costa troppo, non rende, è complicato, non è sicuro e non sfonderà mai sul mercato. Toyoda aveva ragione, come si constata oggi, e i 440 milioni in Europa, più i 350 degli Stati Uniti, si sono già stufati, per non dire subito. Certo, gioca l’assurda strategia di un’Europa che, più che mai camera di compensazione della Finanza e della Grande Industria, vuole introdurre soluzioni irragionevoli dall’oggi al domani e per giunta senza le condizioni, senza le strutture adatte almeno a renderle praticabili. Chi possiede un’auto elettrica deve calcolare ogni giorno almeno tre ore di tempo extra per caricarla, il che vuol dire perdere la buona parte della giornata lavorativa. Impegni di un’ora, mezz’ora richiedono una preparazione alla colonnina di ore. Sempre a trovarla, e sempre che non sia occupata. Ma non c’è solo questo, c’è la saturazione, c’è il bombardamento ossessivo, il ricatto morale che, a lungo andare, esaspera e sortisce l’effetto opposto. Vendere l’elettrico come una guerra, una carne fatta con gli algoritmi, un sesso à la carte, non è qualcosa che la mente collettiva possa assorbire. 



Dai politici, quasi nessuna reazione; qualcuno c'è, ma pochissimi, che ancora dall’interno dell’Unione si ostina a difendere l’auto tradizionale e in particolare l’auto storica quale patrimonio della cultura e dell’industria italiana: una è la giovane europarlamentare leghista Isabella Tovaglieri, schieratasi più volte contro lo stop ai motori endotermici dal 2035 in quanto "contro gli interessi del paese" e volto alla "distruzione dell’industria automobilistica italiana e di tutta la filiera automotive". Forte sostenitrice del comparto automotive italiano, la eurodeputata di Busto Arsizio si è anche espressa in più occasioni a difesa e tutela delle auto storiche, ritenute "una ricchezza", con tanto di discorso a difesa dei veicoli classici nell'aula plenaria di Strasburgo. Tra le altre iniziative in tema, una petizione a difesa del valore storico della Vespa lanciata dal Vespa club Italia, per renderla patrimonio culturale italiano. Ma voci come la sua chiamano in un deserto di indifferenza e di opportunismo. Altri, come in passato Renzi, su mandato della UE avevano fortemente intaccato gli sgravi fiscali (poi parzialmente recuperati) per le auto storiche, mostrando un totale disinteresse per l’intero comparto. Noi del CAMPE, come club e come artefici di una manifestazione quale Moda e Motori, non ci siamo limitati a promuovere il motorismo d’epoca come un interesse o una attitudine, proprio perché ci è stato chiaro dall’inizio che questa nostra passione andava difesa nell’ottica di un valore condiviso, un valore che veniva sempre più minacciato da forze esterne. Oggi possiamo dire non solo di avere visto giusto, con larga visione d’anticipo, ma anche di avere protratto la nostra piccola battaglia all’insegna della coerenza contro un disegno molto più ampio di un bollo agevolato o un sussidio sulle benzine. Dalle auto storiche ai trattori, dal design alla moda alla terra, è la nostra tradizione, la nostra storia, non meno che il nostro futuro, ad essere in gioco, in un modo perfino drammatico.

IL CAMPE



giovedì 25 gennaio 2024

Targhe storiche e libretti di circolazione originali

pizzodisevo, CC BY-SA 2.0,via Wikimedia Commons


Cari soci, cari amici,
come saprete, il 25 novembre è entrato in vigore il Decreto Ministeriale 468 del 21/11/2023, emanato dalla Direzione Generale per la Motorizzazione, che disciplina le modalità operative per il rilascio, ai sensi dell’articolo 93, comma 4, c.d.s., della targa storica per autoveicoli, motoveicoli e macchine agricole di interesse storico e collezionistico. A seguire, una circolare con tutte le istruzioni nel dettaglio.

Dall'8 gennaio 2024,  terminata la fase di sperimentazione con un numero ristretto di operatori professionali, per le procedure per il rilascio ci si potrà rivolgere a tutti gli sportelli telematici dell’automobilista e agli uffici della motorizzazione civile. 

In pratica, si potranno ottenere targhe e libretti di circolazione originali della prima iscrizione al P.R.A., del periodo storico di costruzione o circolazione del veicolo. 

Ma vediamo chi può richiedere la targa storica.

La targa storica può essere rilasciata:
- ai veicoli già immatricolati in Italia e radiati d’ufficio ai sensi dell’articolo 96 c.d.s. (a seguito del mancato pagamento del bollo auto); 
- a quelli radiati per esportazione ai sensi dell’articolo 103 c.d.s.; 
- agli esemplari radiati per ritiro su area privata, ai sensi della previgente legislazione, su richiesta presentata per la prima volta entro il 26 aprile 2006; 
- ai veicoli radiati per demolizione, ai sensi della previgente legislazione, prima del 30 giugno 1998, ad esclusione di quelli per i quali siano stati erogati contributi statali alla rottamazione; 
- ai veicoli immatricolati in Italia e mai dismessi dalla circolazione, per i quali venga richiesta una reimmatricolazione con targa storica; ai veicoli privi di targhe e di documenti di circolazione, quando non risultino radiati né successivamente reimmatricolati in Italia.

Per queste categorie la targa storica è associata al veicolo in sede di immatricolazione o di reimmatricolazione dello stesso. 

La targa storica può essere rilasciata anche agli autoveicoli, ai motoveicoli e alle macchine agricole mai cessati dalla circolazione e ancora muniti di targa storica originale rilasciata in Italia, in caso di furto, smarrimento, distruzione o deterioramento della targa stessa.
Il rilascio della targa storica può avvenire a condizione che la stessa risulti essere già stata precedentemente associata al veicolo di interesse storico e collezionistico per il quale viene richiesta l’immatricolazione o la reimmatricolazione

Quindi una grande opportunità per elevare ulteriormente il livello di originalità dei veicoli storici conservati in Italia. 

Per maggiori informazioni, potete contattarci in sede ai nostri recapiti. 
IL CAMPE